CHAKRA

Chakra (čàkra termine sanscrito traslitterato) significa “ruota” o “vortice” e sono dei punti, delle zone, dei centri energetici presenti nel nostro corpo in cui scorre l’energia fisica e “sottile” del corpo e presiedono determinate funzioni psichiche e organiche.

Ogni chakra, che evolve dal basso verso l’alto, è associato a caratteristiche psicologiche, emotive, e tanto altro ancora.

Scopriamoli insieme!!!

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MULADHARA CHAKRA  -  IO SONO

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Muladhara significa “radice-fondamento. Connessione con la terra”. Questo primo vortice di energia (chakra) si presenta di colore rosso scuro. La sua sillaba è LAM. E’ situato al centro del perineo tra l’ano e i genitali.

Rappresenta il nostro livello più primitivo di coscienza. L’istinto di sopravvivenza. L’indipendenza, la sicurezza.

Questo centro energetico, non sufficientemente attivo, porta ad una debole resistenza sia fisica che della sfera emotiva: con manifestazioni che vanno dalla paura, all’apatia e alla debolezza, dall’ansia alle percezioni di fallimento. Insicurezza.

Se iperattivo, invece, porta una forte tensione verso i beni materiali, il possedere, l’avidità per paura di perdere e non avere più nulla.

Muladhara in equilibrio porta l’inserimento delle nostra radici nella terra dandoci stabilità e solidità. Ci permette di avere efficienza, coraggio e attività.

Più ci sentiamo radicati e più forte sarà la nostra stabilità e il nostro equilibrio.

Essenza di Pino, Pogostemone, Valeriana, Jojoba

SVADHISTHANA CHAKRA - IO SENTO

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Svadhisthana significa “chakra della propria dimora. La base della vita vissuta”. La nostra natura più intima. Il nostro vissuto.

Questo secondo vortice di energia (chakra) si presenta di colore arancio .

E’ in relazione all’elemento acqua e racchiude la capacità di provare emozioni

La sua sillaba è VAM. E’ situato sui genitali.

E’ collegato all’elemento acqua.

Ci invita alla spontaneità, a liberarci degli schemi, ci richiama alla vita, alla creatività. Al piacere che si ricava dalle esperienze.

Questo centro energetico, non sufficientemente attivo, ci induce a rinunciare alla nostra verità e creiamo un muro energetico.

Se iperattivo, invece, porta dipendenza al trovare piacere e il rischio è quello del non appagamento, all’incostanza e mutevolezza.

Svadhisthana in equilibrio ci porta a riconoscere la meraviglia che siamo, e ad ascoltare le nostre emozioni. Equilibrio tra il dare e l’avere.

Oli essenziali caldi, morbidi e leggermente dolci che favoriscono il piacere dei sensi e il desiderio di vicinanza. Essenza di zenzero, Jlang Jlang, sandalo, Jojoba

Alcune pietre correlate al secondo chakra sono: agata di fuoco, corniola, zircone arancione.

MANIPURA CHAKRA - IO POSSO

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Manipura  in sanscrito significa “la città del gioiello “

Questo terzo vortice di energia (chakra) si presenta di colore giallo . E’ rappresentato da un loto a 10 petali.

La sua sillaba è RAM. E’ situato tra l’ombelico e lo sterno dove risiedono gli organi della digestione

E’ in relazione all’elemento fuoco . E’  legato all’energia solare.

Dentro di noi è quel sole interiore che anima e dà forza ai nostri gesti quotidiani. Da esso scaturisce la nostra autostima, la fiducia in noi stessi. Governa l’accettazione di noi stessi.

 L’emozione più potente ad esso collegata è la rabbia e la paura.

Racchiude la capacità di porsi degli obiettivi per migliorare la propria vita e capacità di affrontare la vita con determinazione.

Ci invita all’azione, alla volontà, al potere e all’affermazione personale. La parola chiave associata è IO POSSO,

Questo centro energetico non sufficientemente attivo manifesta isolamento, scarsa fiducia delle proprie possibilità, smarrimento, inadeguatezza, nervosismo, rinuncia.

Se iperattivo, invece, manifesta prepotenza , competitività , sete di potere, aggressività, arroganza,rabbia.

Manipura in equilibrio e forte ci porta all’accettazione dei nostri bisogni. Le qualità che lo caratterizzano sono la sicurezza, la spontaneità, espansività, consapevolezza della vita, azione, volontà e piacere nella collaborazione. Determinazione.

Oli essenziali camomilla, ginepro, bergamotto limone , jojoba

Alcune pietre correlate al terzo chakra sono: ambra, occhio di tigre, topazio, quarzo citrino

ANAHATA CHAKRA   - IO AMO 

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Anahata  in sanscrito significa “non colpito, illeso”. Questo quarto vortice di energia (chakra) si presenta di colore verde . E’ rappresentato da un loto a 12 petali.   La sua sillaba è YAM. E’ situato al centro del petto dove si sviluppa il sistema immunitario e gli anticorpi e inviati nel nostro sistema sottile, aiutandoci a lottare contro gli attacchi esterni al nostro corpo e psiche, e proteggendoci da malattie e intrusioni nocive durante la nostra vita.
 Vengono controllate le ghiandole endocrine, il timo, il cuore, i polmoni, la circolazione, il sangue, la pelle, le mani.

E’ in relazione all’elemento aria . E’ tra cielo e terra,  fra la natura umana e divina. Tutti i chakra dipendono da lui.

E’ legato all’amore e alle relazioni. E’ il luogo del cuore e del rapporto armonioso con l’altro .

E’ il chakra del cuore e la sua funzione è l’amore, non per qualcosa o qualcuno ma come uno stato dell’essere.

Il suo organo di senso è il tatto. E se ad esempio abbraccio una persona (senso del tatto), attivo il chakra del cuore.

 Lavorando su questo centro energetico prendiamo consapevolezza della parte di noi che si espone in superficie e ci fa rendere conto di cosa siamo capaci di dare alle persone che ci circondano. Sviluppa l’empatia.

Ci invita all’amore, la gioia, la compassione, la tenerezza, la gratitudine .La parola chiave associata è IO AMO.

Un chakra del cuore forte è la base di una personalità sana e dinamica, piena di amore e compassione. Produce emozioni, come amore incondizionato, sensibilità verso l'ambiente esterno, accettazione, pietà, bontà, il dare ed il ricevere ed in generale il prendersi cura della vita. Questo centro energetico non sufficientemente attivo manifesta paura di chiedere amore, solitudine, isolamento. Non ci si sente amati o si è convinti di non sapere amare.

Se troppo attivo porta alla dipendenza affettiva; si vuole il controllo di tutti i sentimenti, si è eccessivamente emotivi

 Oli essenziali Mandarino, Rosa, Vetiver, Jojoba. Alcune pietre correlate al quarto chakra sono: Smeraldo, avventurina, giada e pure il quarzo rosa.      

Un aiuto per sviluppare anticorpi

Impegnandosi a tenere equilibrato sul piano energetico il chakra Anahata o chakra del cuore, permettiamo al timo, ghiandola linfatica che regola il sistema immunitario situata al centro del petto, di sviluppare anticorpi.

Come si fa?

Questo centro energetico è collegato al cuore ed è, oltre come organo fisico, riferito alla nostra capacità di amare, all'amore per la vita.

Le emozioni positive, l' ottimismo, la gentilezza amorevole per se stessi e per gli altri, l'amore per la vita favoriscono tantissime reazioni che attivano il sistema immunitario e linfatico

Si pensa che questa ghiandola una volta raggiunta l'età adulta perda la sua funzionalità ma non ci sono studi specifici che lo confermano, invece ora si comprende quanto il timo sia fondamentale per le difese immunitarie per contrastare virus e batteri e quanto il suo corretto funzionamento sia legato alla nostra felicità e salute fisica e mentale.

Meditate gente....meditate

VISHUDDHA CHAKRA - IO COMUNICO

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Il suo nome significa “purificare” . Il quinto chakra è il chakra della diplomazia,ci dà una voce gentile e compassionevole . E’ il portavoce di tutti gli altri chakra.

 Associato alla comunicazione, al modo di esprimersi e alla creatività. Tra il corpo e la mente.

Situato nelle vertebre cervicali, nella zona della gola, laringe,spalle. Si rappresenta come un fiore di loto con 16 petali; il suo colore è l'azzurro blu il suo elemento è l'Etere, spazio ;

il senso associato a questo chakra è l’udito.  Vishuddha è coinvolto anche nella salute della gola, del collo e dell’udito.

La ghiandola associata a questo chakra è la tiroide che regola il metabolismo generale del corpo, il peso corporeo, l’umore, la pigrizia, l’appetito, la stanchezza ed il sonno. Il suo suono mantra per liberare la mente è Ham. Quando si recita un mantra accade che le vibrazioni si propagano in tutto il corpo ed in particolare nella mente che si calma

La vicinanza al quarto chakra può forse indicare che usare tatto e compassione avrà come risultato maggior efficacia comunicativa. Se questo chakra è bloccato tendiamo ad avere problemi con il nostro modo di esprimerci, paura di esprimere le proprie opinioni , la timidezza prende il sopravvento, si tende a parlare poco e siamo anche privi di creatività. Non puoi comunicare ; o comunichi il falso e sei solo …nel tuo silenzio a vivere sensi di colpa o vergogna.

Quando questo centro è troppo attivo, invece, si corre il rischio di dimenticare di ascoltare gli altri poiché si è troppo impegnati ad esprimere se stessi. In questo modo si rischia di non imparare nulla. “Io comunico con gli altri, condivido”  

Con un Chakra della gola equilibrato, siamo in grado di esprimere liberamente e senza incertezze i nostri sentimenti, i nostri pensieri e la nostra conoscenza interiore. Saremo anche capaci, inoltre, di rivelare le nostre debolezze e di mostrare le nostre forze. “Chiedi con la vera voce del cuore, e ti verrà dato”

Pietre corrispondenti –pietre azzurre , lapislazzuli, tormalina blu, turchese, acquamarina

Oli essenziali : Salvia, Mirto, Citronella, Jojoba.   

AJNA CHAKRA - IO VEDO

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Il suo nome significa “centro del comando” . Il sesto chakra è il chakra dell’Interiorità, osservazione, carisma, accettazione.

IO VEDO avvolge e anima i 5 chakra inferiori. Ajña sviluppa la chiarezza, la comprensione, saggezza, intuizione..lungimiranza Porta luce nel nostro agire quotidiano, la nostra guida. Si rappresenta come un fiore di loto con 2 petali; il suo colore è indaco tra l'Azzurro e il Violetto è il colore della saggezza, della conoscenza e del misticismo. ; il suo elemento è la luce; il senso associato a questo chakra è la vista, il sesto senso (percezione extrasensoriale).  Situato sulla fronte tra le sopracciglia, può vedere oltre la forma e l’apparenza, grazie all'utilizzo di qualità come intuizione, immaginazione, saggezza e conoscenza . La conoscenza che ci fornisce questo Chakra giunge infatti sotto forma d’intuizioni e d’ipersensibilità nell’udire e nel percepire. Questo centro rappresenta l’occhio interiore, in grado di percepire la realtà oltre la visione ordinaria, è la porta della chiaroveggenza e della visione superiore. Il terzo occhio è la connessione con la propria mente intuitiva, con il Sé Superiore, diciamo pure con la propria Anima

La ghiandola associata a questo chakra è l’ipofisi (o ghiandola pituitaria) e epifisi (Pineale). Hanno un funzionamento complementare. L’Ipofisi è ghiandola endocrina che controlla, attraverso la secrezione di numerosi ormoni, l'attività endocrina e metabolica di tutto l'organismo   e alla vista, anche quella interiore : l’epifisi infatti si sincronizza e sincronizza tutto l’organismo sui ritmi del giorno e della notte, delle stagioni ecc., controlla l’umore, l’equilibrio ormonale, il sistema immunitario.   Se questo chakra è bloccato possiamo manifestare atteggiamenti negativi .Può capitare di chiederci se quello che stiamo facendo è davvero quello che vogliamo, o sentirci degli eterni indecisi e quando ci troviamo di fronte ad una scelta importante, non sappiamo che fare, non ci fidiamo del nostro intuito; facciamo fatica a vedere al di là delle apparenze, e percepire come gli eventi e le situazioni potrebbero evolversi in futuro.  devi fare in modo che l’energia torni a fluire liberamente attraverso questo chakra. Il suo suono mantra é OM. 

Il pranayama che agisce direttamente su questo chakra è Nadi Shodana, la respirazione a narici alternate; Pratica meditativa è trataka, o esercizio dello sguardo fisso, sulla fiamma della candela. 

Pietre corrispondenti –opale Ametista, Fluorite, Sugilite, zaffiro ed Azzurrite

Oli essenziali :. resina di elemi filippine alloro palmarosa dell’india indocinadolce e roseo jojoba  

SAHASRARA CHAKRA 

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SAHASRARA simboleggia la completezza e la perfezione. Viene anche chiamato CHAKRA DELLA CORONA o dei mille petali

Mille è un numero che rappresenta l'infinito, questo chakra è l’infinito, è il contatto col divino o trascendenza, è sede dell’illuminazione,  qui la personalità si dissolve e si unisce al Tutto

 ll suo elemento qui è il PENSIERO, senza il quale non potremmo creare, ottenere informazioni e manifestare i nostri obiettivi e desideri.

Al Sahasrara Chakra appartengono tutte le questioni relative alla "illuminazione", vale a dire la relazione tra la coscienza dell'individuo e quella dell'universo. E’ il livello della massima consapevolezza e della più elevata perfezione umana, che appunto viene raffigurato come una corona di luce all’apice del capo, che risplende di tutti i colori dell’arcobaleno, ma il colore predominante è il viola. E’ il superamento di ogni dualismo, ogni distinzione tra bene e male, di ogni giudizio e pregiudizio. attraverso simboli e altre forme sottili , il nostro Io Superiore parla con noi.

Posizionato alla sommità della testa, governa tutto il sistema nervoso. Quando questo chakra è aperto, la persona vede la propria spiritualità, in modo molto particolare, slegata da ogni dogma; genererà sentimenti di pace profonda e armonia immensa, in quanto la condizione di dualità è stata superata: esso conduce all'esperienza della felicità e stabilisce il contatto con la realtà oltre il pensiero.

Il settimo chakra regola e governa la corteccia cerebrale, il sistema nervoso centrale, i tessuti, gli organi ed i ritmi dell’intero organismo. Ci permette di comprendere che possiamo determinare gli eventi della nostra vita e che, al tempo stesso, le cose accadono com'è loro destino.

MANTRA: So ham “Io Sono” che poi diviene Ham-So

Più consapevoli saremo del nostro IO, più i Chakra saranno sviluppati, più migliorerà la quantità e la  qualità dell’energia che essi potranno assorbire dalle varie fonti per armonizzare il nostro corpo.
PRATICA  RILASSAMENTO- Il silenzio fuori di noi può essere usato per ritrovare la quiete mentale, ma quest’ultima dovrebbe andare di pari passo con il silenzio del corpo. 

Se non c’è silenzio nel corpo, difficilmente ci sarà quiete nella mente.

 Lo yoga è danza

                                       (Nella foto Ruth St. Denis - danzatrice dei primi '900)




Qui la famosa danzatrice Ruth S.Denis nel suo periodo orientalistico. La posa è quella di Shiva il Nataraja.
Ruth esplora la danza come espressione spirituale. E dice:
"Mi muovo al ritmo dei tamburi del paradiso...il mio corpo é il tempio vivente di tutti gli dei".

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INTER-ESSERE come un foglio di carta

"Un poeta, guardando questa pagina, si accorge subito che dentro c’é una nuvola. Senza la nuvola, non c’é pioggia; senza pioggia, gli alberi non crescono; e senza alberi, non possiamo fare la carta. La nuvola è indispensabile all’esistente della carta. Se c’é questo foglio di carta, è perché c’é anche la nuvola. Possiamo allora dire che la nuvola e la carta inter-sono. “Inter-Essere” non è riportato dai dizionari, ma, unendo il prefisso “inter” e il verbo “essere”, otteniamo una nuova parola: inter-essere. Nessuna nuvola, nessuna carta: per questo diciamo che la nuvola e il foglio inter-sono.

Guardando più in profondità in questa pagina, vedremo anche brillare la luce del sole. Senza luce del sole le foreste non crescono. Niente cresce in assenza della luce solare, nemmeno noi. Ecco perché in questo foglio di carta splende il sole. La carta e la luce del sole inter-sono.

Continuiamo a guardare: ecco il taglialegna che ha abbattuto l’albero e l’ha trasportato alla cartiera dove è stato trasformato in carta. sappiamo che l’esistenza del taglialegna dipende dal suo pane quotidiano, quindi in questo foglio di cara c’é anche il grano che è finito nel pane del taglialegna. C’é altro: i genitori del nostro taglialegna. Guardando in questo modo, comprendiamo che la pagina che stiamo leggendo dipende da quelle cose.

Se guardiamo ancora più in profondità, vedremo nel foglio anche noi. Non è difficile capirlo: quando guardiamo un foglio di carta, il foglio è un elemento della nostra percezione. La vostra mente è li dentro, e anche la mia. Nel foglio di carta è presente ogni cosa: il tempo, lo spazio, la terra, la pioggia, i minerali del terreno, la luce del sole, la nuvola, il fiume, il calore. Ogni cosa co-esiste in questo foglio. “Essere” è in realtà inter-essere: per questo dovrebbe trovarsi nei dizionari. Non potete essere solo in virtù di voi stessi, dovete inter-essere con ogni altra cosa. Questa pagina è, perché tutte le altre cose sono."

Thich Nhat Hanh

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Pratico e insegno Pilates da circa 14 anni e mi piace riprendere in mano i vecchi libri e ripassarli e riscoprire, senza nulla togliere alle varie discipline che amo e insegno, che una volta interiorizzato il metodo Pilates ritrovi una presa di coscienza, una percezione e un "ascolto del corpo" ...diverso .

Ad ogni modo....Yoga Pilates e Danza sono le discipline che più mi appartengono e che insegno con molta passione

e più studio e approfondisco le funzionalità del corpo umano più mi rendo conto di quanto immenso sia l'argomento.

Il corpo è una macchina quasi perfetta (con un' anima e non solo ,ma di questo ne parlerò un'altra volta) È composto da pelle muscoli ossa articolazioni organi interni . Durante il mio percorso di insegnante ho approfondito uno degli aspetti fondamentali e conseguenti allo stile di vita , la postura che dal latino è posĭtura che deriva da ponĕre cioè "porre", quindi come ci "poniamo" nello stare in piedi, nel camminare, nello stare seduti, perfino nel masticare, nel guardare, nel movimento in generale.

Il nostro corpo si forma nella vita quotidiana e la nostra postura ci dice chi siamo nel nostro ambiente psicofisico e siamo noi che, con lo stile di vita e con i portamenti che adottiamo, ce la creiamo, oltre ad ereditarne alcune caratteristiche .

Vero è che la postura perfetta non esiste (come non esiste individuo perfetto).

Tuttavia il costante errato assetto posturale porta a vari tipi di paramorfismi (malformazioni) al sistema muscolo scheletrico e articolare e, di conseguenza in casi gravi, al malfunzionamento degli organi interni e dimorfismi (malformazioni irreversibili a carico dello scheletrico).

Per questo, dopo accurata visita dello specialista, imparare ad adottare una corretta postura è fondamentale per il nostro benessere.

Partendo dai piedi fino alle ossa del capo e agli arti è importante avere un buon rapporto con il nostro corpo.

Portare attenzione ai movimenti, alla postura, percepire il nostro corpo significa conoscerlo profondamente.

Si, ma come?

Principalmente è importante adottare un atteggiamento mentale aperto e positivo e curioso rispetto al nostro corpo, ascoltarlo e accettarlo, poi di seguito possiamo quotidianamente dedicarci agli esercizi fisici che vanno a sciogliere le tensioni muscolari e ad alleggerire i blocchi articolari ad armonizzare e bilanciare il corpo oltre che prevenire disfunzioni e dolori .

Migliorarci insomma!! Ma prima di tutto dobbiamo essere in contatto con il nostro corpo.

Capire a cosa non abbiamo dato ascolto fino ad ora.

Prendere coscienza della nostra struttura, dei nostri limiti e capacità.

E questa consapevolezza dobbiamo integrarla nella vita quotidiana che, grazie a indicazioni tecniche, consigli e al lavoro accurato di esercizi fisici, potrà regalarci profondo benessere, non solo fisico, che poi potremo sfruttare nelle varie attività sportive di fitness, danza e quant'altro.

Un caro saluto

Marilisa Zuccaro

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(Sappiamo bene che lo yoga ha origini antichissime ... molto più antiche del metodo di Pilates)

D: Che differenze c'è tra Pilates e Yoga?

R: entrambe le discipline sono focalizzate sull'equilibrio, l'allungamento, il benessere psicofisico, la corretta postura e respirazione e motilità articolare.

Pilates ha lo scopo di rafforzare i muscoli profondi dell'addome, schiena, muscoli posturali più vicini alle ossa, migliorando l'allungamento, l'elasticità, la forza e l'equilibrio del corpo tonificandolo. E' una disciplina più tecnica. Studia e controlla il movimento.

Yoga ha gli stessi principi di Pilates ma l'obiettivo principale è il rilassamento, la meditazione e la riconciliazione tra mente e corpo. L'ascolto del proprio corpo e del proprio respiro in ogni singola posizione (asana) , riporta alla consapevolezza del se liberandoci dallo stress e dalle tensioni. E' una disciplina che permette di entrare in connessione tra corpo e mente.

Ad ogni modo...

La differenza tra le due esecuzioni è il grado di concentrazione e la diversa visione del movimento.

Una più energetica e organica (yoga) l’altra più muscolare e posturale (Pilates)

Nello yoga questa posizione è statica e viene mantenuta per qualche respiro;

nel Pilates si mantiene per poco per poi procedere subito con altri esercizi in sequenza.

Sono entrambe discipline del corpo/mente. E qualsiasi pratica integrativa corpo/mente può evolvere in un percorso spirituale.

Haṭha Yoga è l'unione con il Sé usando il corpo come strumento per acquietare ed espandere la mente.

E’ l’insieme delle tecniche psicofisico-ginniche (Asana) che consentono di avere il controllo del corpo e delle energie vitali incanalando l’energia nelle diversi parti del corpo .

Seguendo la pratica degli Asana, coordinando un’adeguata tecnica di respirazione, si crea un flusso continuo di posizioni yoga che consentono il raggiungimento dell’equilibrio psicofisico riducendo lo stress ed eliminando le tensioni fisiche e mentali. 

Un viaggio che ti porta all'interno del tuo Essere.

Il viaggio più avventuroso è quello dentro di noi. Lo yoga non é un corso.....È un percorso coraggioso che ti porta a viaggiare in mondi trascurati.

E  ci porta ad accarezzare i pianeti e le stelle per poi riportarci qui ...non è cambiato nulla intorno a te ma cambia la percezione del mondo e ti porta ad esplorarti nel più profondo TE

per poi ritornare a casa con il tuo vero SÈ

E quando capisci questo lo noterai sul tuo viso, sulle tue labbra che regaleranno sorrisi.

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MAHĀBHĀRATA

Leggendo  il MAHĀBHĀRATA  con la mente del principiante rimango disorientata.

Il Mahābhārata è un poema epico della letteratura indiana e racconta di un forte conflitto tra famiglie di varie e incrociate appartenenze che sfocia in una grande battaglia per contendersi una parte di regno.

Sempre con la mente del principiante mi approccio con i primi episodi di questo poema e affronto letture che parlano di guerre, conflitti, vendette ecc.

Collego ciò che leggo con quello che ho imparato al corso formativo di yoga e mindfulness e la confusione mi assale.

“ Ma come…sto studiando che per essere felici bisogna lasciare andare, senza attaccamenti, pensare positivo, ascoltare il corpo e il respiro e rilasciare le tensioni per ritrovare una mente libera e benessere psicofisico ecc.ecc.  

e ora mi ritrovo con la curiosità di finire il libro per vedere chi morirà o chi vincerà.?? Mah... “

....Con la mente del principiante continuo a leggere gli episodi successivi.

Ecco che forse qualcosa sta prendendo forma. Forse tutto questo linguaggio allegorico, al di là di uomini dai tanti nomi che trasmutano  che volano oppure aumentano il corpo a dismisura, vuole comunicarmi qualcosa ?

Si. Questo immenso capolavoro non descrive uomini, donne, racconti, armi, battaglie,

 ma racconta la vita.

 Ho capito che il mio primo approccio su questo libro era sbagliato. Non dovevo leggere le righe, il racconto, uomini con cosce da elefanti o una donna che sposa 5 mariti, ma dovevo leggere TRA le righe.

 Tra le bellissime affermazioni dei vari saggi e deva che si incontrano nel racconto, capisco che il senso di questo capolavoro è posto sull'essenza dell’essere.

 I protagonisti non li vedo più come uomini o donne ma come sostanze, come realtà, li leggo nel loro cuore, nella loro essenza. Ognuno con la propria caratteristica e identità.

 Troviamo il bene e il male ma non solo.

 Rabbia, invidia, ira, vendetta, sogni, pazienza, speranze, amore, benevolenza, sacrificio e tantissimi altri vizi e virtù.

 La battaglia che si affronta e il martirio che si consuma nel sangue nel poema non è fisico ma concettuale.

Sensi e sentimenti che caratterizzano l’uomo nella sua vita; la guerra che combatte con se stesso ogni giorno ( e notte); le incertezze, le paure da affrontare, l’ansia di riuscire, la rabbia da calmare, i vuoti da colmare.

 Un denso e faticoso compito che, grazie allo yoga e alla sua pratica e ai sapienti insegnamenti(tra i quali Bhagavadgītā) proferiti dai grandi saggi e deva, potrà divenire un’opera d’arte…  

e si chiama VITA. 

Ecco ...grazie per avermi letto e scusatemi...ma avevo proprio voglia di dirvelo.
Un sorriso con il cuore, Marilisa.
Se vuoi vedere la prima sequenza yoga riferita a questo mito......la posto qui sotto

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EMOZIONI CHE DANZANO

COS'E' LA DANZATERAPIA?